'O
sole mio, l'inno della NapleStyle Dici canzone
napoletana e tutti pensano al mandolino: pensa
al mandolino e tutti, stranierei e italiani, canticchiano
le note storiche di 'O sole mio: più di una canzone
popolare, un inno ad un popolo, l'esaltazione
del sole e della terra di Napoli, miscela perfetta
di folclore e gusto musicale.-
La storia di un mito nato… in Russia Chiedete
ad un turista tedesco che non ha mai visitato
Napoli di canticchiarvi una melodia napoletana
e vedrete che miracolosamente dalle sue labbra
usciranno le note, pur storpiate, di 'o sole mio.
Potere del mito che circonda questa canzone, mistero
del fascino che accompagna le parole e l musica
di una melodia scritta alla fine del secolo scorso
e che è rimasta il simbolo della Napoli che celebra
ed esalta le sue virtù. Forse "'O sole mio", scritta
all'inizio del secolo, è la canzone partenopea
più conosciuta e la più cantata in tutto il mondo.
Molti ignorano però che la musica fu composta
altrove. Infatti il suo autore, Eduardo Di Capua,
era in giro per il mondo con il padre Giacobbe,
uno dei violinisti più conosciuti all'epoca. Durante
una sosta ad Odessa in Ucraina, una mattina, dietro
ai vetri della finestra dell'albergo, notando
l'accecante luminosità del sole ucraino, compose
le note di questa canzone datagli dal paroliere
Capurro a Napoli prima della sua partenza. Con
quest'aura di mistero e i suoi natali "orientali"
la canzone, poi subito diffusa a Napoli divenne
il mito canoro che oggi tutti conosciamo. Scheda
a parte. O' sole mio da Elvis a Pavarotti Per
la sua genericità, per la facile orecchiabilità
che la porta ad essere cantata da tutti i popoli
del mondo, 'o sole mio è stata anche nel croso
del secolo terreno di sperimentazioni musicali.
Della melodia si conoscono numerosissime versioni
in tutti i generi musicali. Memorabili sono state
le versioni jazz che hanno amplificato la sua
capacità di coinvolgimento. Ma anche il mitico
Elvis Presley si cimentò con le note di Capurro
e Di Capua. Per non dimenticare le versioni liriche:
una memorabile interpretazione quella intonata
dai tre tenori. Sono stati infatti Carreras, Domingo
e Pavarotti a inciderla alcuni anni orsono ed
a inserirla costantemente nelle loro tournée.
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