Il
tesoro di S. Gennaro
San Gennaro, vescovo e martire del III secolo,
è il patrono e protettore della città. La tradizione
e il mistero si fondono in occasione dei due miracoli
annuali del santo.
La
statua d'oro di San Gennaro, autentico capolavoro
della oreficeria gotica, esce dal Duomo in processione,
dando vita alla Inghirlandata, così definita per
le decorazioni floreali e le cascate di petali
di rosa omaggiate dai fedeli.
Ma il mistero che per due volte all'anno rendono
unico questo rito celebrato dal '300 è dato dal
miracolo del sangue di San Gennaro, conservato
in due ampolle, all'interno del Duomo, che si
scioglie davanti agli occhi increduli di una immensa
folla di fedeli, autorità, studiosi, viaggiatori
e cronisti. Il miracolo ha quasi la funzione di
oracolo: se il miracolo non si compie e il sangue
resta solido è presagio di gravi sciagure.
La Cappella del Tesoro di San Gennaro.
All'interno
della grande cattedrale del Duomo di Napoli, all'inzio
del '600 fu costruita a cura e a spese dei cittadini
la Cappella del Tesoro di San Gennaro, per ringraziare
il santo dopo la fine della epidemia di peste
del 1527.
Sono i cittadini stessi ad amministrare, gestire
e conservare la Cappella e i suoi preziosi "tesori",
per questo da oltre quattro secoli hanno fondato
una Istituzione condotta da una Deputazione della
Città (anticamente divisa in sedili), tale Istituzione
deriva da Bolle ponteficie, da rescritti borbonici
e murattiani e da decreti dello Stato Italiano
quindi è sotto la giurisdizione del Ministero
degli Interni, mentre l'intera Cappella dipende
dalla Santa Sede, rappresentata dall'Arcivescovo
di Napoli. La
vita liturgica è affidata dalla Città ad un Collegio
di Prelati composto da dodici canonici (napoletani
di nascita) tra cui è scelto l'Abate tesoriere
.
Entra nella cassaforte del Tesoro
di San Gennaro.
Scopri il Tesoro formato da gioie,
ori, argenti, arredi sacri ecc. donati dai fedeli
nel corso di circa 6 secoli, per devozione al
Santo.
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