Figlio
di un filosofo con ideologie repubblicane (da
qui il suo nome) e di una brava pianista, Libero
Bovio nacque l'8 Giugno 1883 a Napoli. Anche se
frequentava i corsi universitari di Medicia non
arrivo' mai alla laurea perche' appassionato di
teatro in lingua. Infatti la sua prima realizzazione
risale al 1902, appena diciannovenne. Morto il
padre fu esortato a trovarsi un impiego che gli
consentisse il sostentamento. Prima in un quotidiano
locale (Don marzio) poi al Museo Nazionale di
Napoli fino a diventare direttore dell'Ufficio
Esportazioni, lavori che gli consentiranno di
scrivere molto. Oltre seicento sono le composizioni
ed alcune di esse sono rimaste nella storia della
canzone napoletana grazie anche al talento di
musicisti che seppero ben accoppiare i suoi testi
alle musiche (De Curtis, Valente, Nardella, Cannio,
Falvo). "Tarantella Luciana", "Guapparia".
Ma il vero talento viene fuori quando assunse
la direzione delle edizioni "La Canzonetta",
storica casa musicale. E' questo il periodo (1915)
in cui vengono fuori "Tu ca nun chiagne",
"Reginella", "Cara piccina".
Terminato il periodo bellico della I guerra mondiale,
nel '19 sposa Maria Di Furia dalla quale avra'
due figli.
Nonostante gli impegni familiari, Libero non perde
occasione per scrivere versi. Persino sulla sua
carrozzella guidata dal fidato cocchiere Auciello
(naso 'e cane) nei momenti di relax. Vengono fuori
anche opere teatrali: "Gente nosta",
"'O prufessore", "'O Macchiettista"
e tante altre. "L'addio" e "Totonno
se ne va" sono forse due brani
profetici poiche' poco dopo lascera' "La
canzonetta" per passare alle edizioni "Santa
Lucia" che segnera' anche il periodo "tragico"
in cui le sue canzoni assunsero un tono piu' drammaturgico.
Si ricordano di questo periodo: "'E pentite",
"Lacreme napulitane", "Carcere",
"'E figlie", "Zappatore" senza
dimenticare la vecchia vena artistica compone
anche "'O paese d''o sole" e "Signorinella".
Nel '34 insieme ai grandi della musica (Tagliaferri,
Valente, Lama)
fondera' "La bottega" con cui pubblichera'
"Passione", L'ultima tarantella",
"Chitarra nera". Ma nel '41 inizia la
sua malattia che culminera' con la morte nel Maggio
dello stesso anno lasciando un vuoto incolmabile.
|